Sono un disabile grave: tetraplegico spastico, ho una vita abbastanza regolare, qualche amico che rende questa vita abbastanza sopportabile, ma il mio disagio inizia quando devo affrontare e condividere il livello affettivo e fisico del mio essere persona con normali pulsioni di uomo.
Non ho bisogno della figura, ancora assente in Italia, dell’assistente sessuale, sono a conoscenza di ciò che vivo emotivamente, affettivamente e fisicamente; quello che mi manca è solo la disponibilità a condividere una esperienza personale matura da parte di persone capaci di mettere a disposizione la propria sensibilità di fronte ad una richiesta di aiuto particolare ma estremamente sofferta, seria e importante.